giovedì 12 luglio 2018

La guerra di Spagna

  

La guerra di Spagna, storicamente è piuttosto importante, perché gli storici la considerano la prova generale della seconda Guerra Mondiale. La guerra si deve al colpo di Stato operato dall'esercito guidato dal Generale Franco, contro il governo repubblicano legittimo, di matrice socialista. Franco godette dell'appoggio della Germania Nazista e dell'Italia fascista. Il governo Repubblicano ebbe qualche appoggio di sottobanco da altri paese europei, ma molto blando. Vi fu invece un importante apporto, di volontari provenienti dalle file di movimenti operai, anarchici, socialisti, comunisti europei, ma soprattutto italiani. La brigata dei volontari italiani è ricordata per il suo valore. Tra gli altri andò in Spagna a combattere anche Pietro Nenni. Non so se capiamo, partirono dall'Italia, VOLONTARI, che erano disposti a dare la vita affinché in Spagna non fosse rovesciato il governo legittimo a favore i una dittatura sostanzialmente fascista. Rimarco, c'era della gente pronta a morire per difendere la democrazia di un altro paese. Sembra di parlare di cose fuori dal mondo. La cosa che per me è rimarchevole, è che esponenti anche di primo piano, della Sinistra Italiana, nelle sue sfaccettature, gente che era stata già in parlamento, o che sarà qualche anno dopo padre costituente (e nel frattempo non avrà esitato a combattere nella Resistenza Italiana o a patire il carcere e confino fascista), concretamente sono andati là dov'era in atto qualcosa di così grave come un tentativo di instaurazione di una dittatura (che purtroppo riuscì), addirittura armi in pugno a rischiare la vita. Un po' come se oggi vedessimo D'Alema imbracciare lo schioppo e andare in Siria... Capito il paradosso.
Perché questo excursus storico? Perché oggi assistiamo alle continue parate di Salvini, Salvini al porto X, Salvini al campo Rom, Salvini con la vecchia terremotata, Salvini tra gli sfollati dell'alluvione, Salvini tra gli operai della ditta tal dei tali, Salvini nel quartiere malfamato, Salvini col commerciante derubato, Salvini con i polizzioti, Salvini in Magna Grecia (modo aulico per chiamare quello che un tempo un fiero leghista avrebbe chiamata Terronia), Salvini in Libia, Salvini nelle baraccopoli dei raccoglitori di pomodori etc etc, ovviamente tutte parate organizzate e con ampio sfoggio di forze, ma in ogni caso abbiamo la sua presenza fisica, laddove serve, laddove è urgente, o meglio laddove si vuol far credere serva.
Mi domando, ma perché nessuno della Sinistra riesce invece a presenziare fisicamente laddove è giusto esserci, laddove bisognerebbe fare sentire la presenza di una Istituzione, di una forza politica di Sinistra? In questo senso in passato abbiamo avuto grandi esempi, pensiamo a Pannella nelle carceri, a Cappato tra i malati che chiedono la possibilità di una morte dignitosa, Pertini a Vermicino, Craxi in Cile, Berlinguer davanti i cancelli della Fiat, la Merlin nel Polesine alluvionato, tanto per citarne alcuni. Perché nessun esponente della sinistra sente la necessità di visitare un centro di permanenza? visitare un carcere o andare in una periferia difficile? Un centro malati terminali? Salire su una cavolo di nave delle Ong? Andare nei campi di detenzione Libici o nei campi profughi della Giordania o della Turchia? Visitare zone che hanno subito calamità o uno dei troppi cantieri in cui si muore? Ma non per fare passeggiate, per sfilare (bene andare ai Pride, me la causa dei diritti civili non è solo quello), per incontrare, capire, fare, aiutare, insomma essere presenti. Bisogna tornare a essere presenti.  Forse in questo momento, questo conta più che stare al Parlamento, che per ora è un non luogo, visto l'inconcludenza e la propagandite acuta del governo.
Mi si dirà comodo e tu che fai? A parte il fatto che io non sono nessuno, posso andare anche a portare solidarietà, ma resterebbe un fatto privato, il gesto di un cittadino, che certo conta, ma conta 1 e non temete, qualcosa ho fatto, qualcosa farò, ma chi ha ruolo si dovrebbe porre il tema e se qualcuno vuole essere accompagnato, io ci sono, per esempio vogliamo andare a fare un giro ai centri di permanenza di Conetta e Bagnoli di Sopra? Incontriamo gli abitanti? Se serve un sopporto, battete un colpo, per quel che vale, Bonetto non si tira indietro.

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