mercoledì 20 gennaio 2021

Pandemia portaci via

Siamo davvero stati i più bravi a gestire l'emergenza COVID-19 come ci raccontiamo? Davvero non potevamo fare meglio e di più? Siamo in grado di affrontare efficacemente ciò che ci aspetta e investire bene i fondi che dovremmo avere per rimetterci in carreggiata (tenuto conto che il paese sbandava non poco già prima della Pandemia)? Diversamente dal 90% degli italiani e dal 120% della classe politica non ho risposte certe e granitiche. Probilmente nella prima ondata alla fine ce la siamo cavata, non troppo male. Ma nella seconda, l'incapacità cronica di programmare di questo paese e l'irresolutezza e improvvisazione di chi governa hanno fatto da padroni, portandoci al difficile quadro odierno. L'aver fatto spendere soldi agli esercenti per adeguarsi alle norme anti covid per poi aver imposto comunque la chiusura, è cosa da poco? Il non aver istituito, come nella migliore italica tradizione, un sistema di controlli efficace sulle norme covid (ecco magari i navigator servivano più qui) è trascurabile? L'assenza di pianificazione per garantire la scuola? L'aver dato messaggi (e qui ci  mettiano pure i vari virologi ed epidemiologi, i comitati tecnici e le task forces, ringraziamo la prof.ssa Viola e i vari Villa, Di Grazia, Bucci, Bressanini che sul tema sono stati molto più avveduti) di tana libera tutti in estate e non aver avuto la capacità di imporre una serrata riparatrice e doverosa è trascurabile? La nomina di commissario a tutto di questo Arcuri di cui ci sfuggono le particolari capacità e le evidenze dei risultati ottenuti, a parte le ospitate dalla Venier - beato il tempo dei funzionari schivi e operativi - con le ricadute che ciò ha comportato sono pochezze? Orbene per me no, anche perché le stiamo pagando a suon di morti e debito pubblico. Che il Governo fosse pieno di impreparati lo sapevamo, che fossero pure supponenti anche, che nel M5S ci siano degli squinternati anche, che abbiano dimostrato di essere disposti a tutto (buoni a nulla capaci di tutto si direbbe) lo hanno dimostrato passando come nulla fosse da un governo con la Lega  a uno con gli esecrati PD, il soparassedere su tutte le loro belle enunciazioni, arrivando financo ad abbracciare Mastella. La cosa più intollerabile, però, è la rivendicazione di coerenza di Conte e il suo far appello da governo europeista.... lui, espressione del M5S europeista esattamente come la Lega, se non meno. La cosa che a me lascia basito è l'inerzia PD. Mentre la Lega di fatto governava il Conte I, nel Conte II il M5S si rianima e Conte stesso (quel del "posso dire che..." a Di Maio) diventa uno statista insostituibile e il PD porta a casa estremamente poco, pur avendo lo stesso potere contrattuale di Salvini. Perchè? Penso perché il PD non abbia di fatto un'idea di cosa voglia essere e di come ridisegnare il paese, penso che la sconfitta del 2018 non abbia insegnato nulla e infatti nulla si è fatto culturalmente e organizzativamente per superarla, e sopratutto penso che ne PD ci sia l'idea che se loro sono al Governo, già quello è un bene per il paese a prescindere dai fatti.

La ragion d'essere di questo governo era quello di riguadagnare consenso rispetto a una prospettiva di vittoria del centro destra? Ci sta riuscendo? Direi di no visto che tutte le rilevazioni danni la destra sempre in vantaggio, è cambiato solo il peso della Meloni nella coalizione (bel successo). Può bastare per tenere un esecutivo? Io penso di no, per altro penso anche che se il Governo andrà alle destre la colpa non sarà di chi farà cadere il governo, ma del volere degli italiani. E qui si apre un tema, la democrazia ci va bene solo se vince chi piace a noi? Se gli italiani vogliono un governo Salvini-Meloni è giusto lo abbiano. Almeno potrò maledirgli gli avi senza scocciatori. Poi possiamo anche discutere se gli italiani sono all'altezza come popolo, ma questa è un'altra storia.

Crediamo davvero che l'attuale compagine di Governo sia quella che potrà affrontare la sfida di far ripartire questo paese, di cogliere l'occasione di questa crisi per provare ad intervenire sui problemi strutturali del paese, di investire bene i soldi europei (ma l'avete almeno letto il nostro piano? Poche paginette piene di retorica...), di prendere di petto il debito pubblico che già era mastodontico prima del COVID ora è fantasmagorico e rischia di mangiarci il futuro (chi pensa di risolvere il tema stampando soldi o uscendo dall'euro si faccia curare, il debito si paga e solitamente se non si interviene quello che collassa è lo stato sociale, il sistema sanitario e il sistema pensionistico, per cui pure i sereni col retributivo dormano preoccupati). Ci rendiamo conto che questo paese è più ingiusto e pieno di iniquità? Serve un governo forte autorevole, competente, io sono per tornare alla primia opzione di Mattarella: Governo Cottarelli, ministri capaci, patrocinio presidenziale e parlamento che si assume l'onere di sostenere le misure necessarie. 

E' vero, la crisi la posta Renzi che ormai è sputtanato, a prascindere dalla ragioni e dalla capacità, ed è un re Mida al rovescio, e ciò è grandemente colpa sua, ma a prescindere da CHI lo dice, CIO' che dice è fondato o no? Serve o no una guida diversa? 

Per tutto ciò avremmo dovuto cambiare governo e non lo abbiamo fatto. Tutto ammantato dalla retorica del bene del paese. In realtà è la paura è l'insipienza. E non posso che dolermi del fatto che la forza politica in cui io milito, il PSI, in tutto questo non ha saputo essere voce dissonante e coraggiosa, pur avendo fatto qualche importante affermazione. Alla fine, retorica e buoni propositi, e scarsa visione hanno prevalso. A questo punto serve anche capire a cosa serva un partito così.

Che tristezza. Personalmente posso solo dire che continuerò a ritenere che si debba far sentire forte la voce del dissenso ragionato, della proposta concreta. Affinché il chiasso della gazzarra della faziosità  e della pochezza intellettuale non sia il solo rumore, affinché si sa sappia che non è questa la sola Italia.

"Certe battaglie vanno combattute senza paura. altre senza speranza" (cit.).

Il mio nome è NESSUNO. (ovvero del PD e della perenne ricerca di Identità)

Se è pur vero che di mesi ne sono passati non troppi, come detto, sembra già che si pensi al dopo Schlein, una volta che il Pd si farà prend...