mercoledì 10 aprile 2019

Le mosche nel pugno

Dunque alla fine il dato è stato tratto. Il PSI sceglie di entrare nella lista di +Europa e Italia in Comune, si badi "entrare", non fare la lista insieme. Non ci saranno riferimenti nel simbolo della lista, anche perché i simboli sono già stati depositati. Premetto, a me +Europa piace, stimo la Bonino, anche se politicamente lei è più una solista, capace di guadagnarsi stima e rispetto, più che consenso, condivido molti dei temi di quel partito, anche se la vicenda congressuale che ha portato alla segreteria Della Vedova, mi ha lasciato perplesso, fossi stato di quel movimento, sicuramente avrei votato Cappato. Che tra l'altro sta creando un bel movimento di impegno politico. Ciò detto, quando qualche mese fa ho deciso di aderire di nuovo al PSI, lo facevo spinto dalla prospettiva della riproposizione della Rosa Nel Pugno. Ossia in un soggetto del moderno socialismo liberale, che potesse essere portatore di innovazione e che diventasse interlocutore affidabile per quei mondi che chiedono un'Italia che guardi al futuro. Quindi le imprese che vogliono investire in tecnologia e in riqualificazione del Lavoro, i Sindacati che vogliono introdurre meritocrazia e si pongono il tema della produttività, i settori della scuola che si pongono il tema di un cambio di paradigma nell'istruzione e formazione nel nostro paese, i settori della ricerca che chiedono di poter operare anche nel nostro paese, le fasce più deboli che non vogliono beneficenza, ma dignità, gli ambientalisti che credono che l'ambiente si tuteli con il pragmatismo e l'innovazione e non il pauperismo e la fuffa  e così via...E ovviamente che sostenesse un rilancio del cammino di integrazione europea Certo un percorso non breve e non immediato. Ero ben consapevole che difficilmente una lista simile si sarebbe potuta presentare a "queste europee", visto il poco tempo, ma si sarebbe potuto dare già un segnale, avviare un percorso. E poi in queste elezioni europee era (è) necessario creare un forte aggregato che abbia un buon consenso elettorale, per moderare il successo che, quasi inevitabilmente, anche nel nostro paese, e forse sopratutto, avranno i nazional populisti (li chiamo così perché dire "i bastardi" suona male). Certo servirà un patto di collaborazione tra quelle forze in seno all'europarlamento, il PSE, l'ALDE, i VERDI EUROPEI e quelle porzioni di PPE non ottenebrate, affinché il fronte sovranista non riesca a ingessare quel poco di processo di integrazione europea in atto. In questo senso avevo raccolto di buon grado l'appello di Carlo Calenda "Siamo Europei", sperando in un movimento unitario in tal senso. Purtroppo così è stato solo in parte. Il PD ha comunque aperto chiaramente a questo progetto, inquadrandolo in seno al PSE, Calenda, pur con le titubanze del caso a seguito dei dinieghi di Italia in Comune e +Europa è andato comunque avanti e alla fine la lista PD-Siamo Europei - PSE ha avuto battesimo e sarà, piaccia o meno, quello il vero soggetto che alle prossime europee potrà proporsi come alternativa alle liste del Governo del Peggioramento. E sarà quella lista che rappresenterà il PSE in Italia, lo dico per i compagni che non lo avessero chiaro. Mi risulta quindi poco comprensibile la scelta del PSI di aderire alla lista di +Europa, per varie ragioni:
  • la prima ovvia, al recente congresso che ha eletto Maraio segretario, al sua mozione era centrata su Rosa Nel Pugno, europeismo e rilancio caratterizzazione socialista. Aderire a +Europa significa rompere col PRTT, detentore del simbolo della RnP e con cui fino a oggi si è condiviso tanto cammino. 
  • la seconda è visto che sia la prima che la seconda mozione, quella Iorio, sottolineavano la necessità di valorizzare l'identità socialista, financo a presentare, a prescindere dal risultato nel caso della mozione Iorio, anche il simbolo di partito, si entra in un soggetto dove non c'è nessun riferimento simboli al PSE, anzi è inquadrato nell'ALDE (famiglia rispettabilissima) e fa riferimento al PDE, forza europea centrista, mentre esiste comunque una lista che piaccia o meno, un riferimento nel simbolo, grande o piccolo che sia, al socialismo europeo ce li ha.
  • la terza è che fino al congresso tutti avevano sposato la bontà dell'iniziativa di Calenda.
  • la quarta è quella relativa alle prospettive di risultato. Si dice che nel listone PD-SE-PSE non c'è speranza di elezione. Non è vero, basta costruire bene le candidature e fare accordi, l'esperienza della lista "Uniti nell'Ulivo" di qualche europea fa lo dimostra, si elessero due eurodeputati (allora c'era lo SDI), mentre la lista di +Europa naviga pericolosamente sul filo del rasoio del 4%, anzi è ancora ben sotto nei sondaggi, rischiando di non eleggere nessuno (o al massimo molto molto pochi, secondo voi di quei pochi, lasceranno che ce ne siano del PSI?)
  • la quinta, va bene autonomia e identità ci mancherebbe, ma non si può non lavorare a una prospettiva di unità delle forze che si richiamano al PSE, acrimonie anti PD - e se lo dico io... - non hanno più senso di esistere, le guerre a sinistra ci hanno portato alla miseria odierna.
  • si dice che la RnP non si è potuta fare perché il PSE non ha dato l'uso del simbolo per evitare la raccolta firme. E perché avrebbe dovuto darlo? In queste condizioni  una lista RnP o comunque un'altra lista con richiamo al PSE non avrebbe avuto speranza di raggiungere il 4%, ma avrebbe probabilmente sottratto consensi potenzialmente utili alla lista PSE già esistenti per eleggere magari uno o due europarlametari in più, che visto il probabile assetto del prossimo europarlamento sono tutt'altro che numeri da buttare.
Insomma, nello spazio di una settimana la RnP appena accennata sfuma del tutto, ci si imbarca in un cartello elettorale, che al di là dei proclami tale resterà, sopratutto se non ci saranno buoni risultati e si spera di vedere fallire la lista del PD, come se questo non volesse dire annichilire ulteriormente le speranza di costruire una qualche alternativa al fronte gialloverde. Non posso che palesare la mia profonda delusione. Vuol dire che me ne vado di già dal PSI? Anche se non penso che la cosa fregherebbe poi molto. Comunque No non sarebbe serio, ma pur da semplice aderente, paleso il mio dissenso e dichiaro che alle europee voterò per il Socialismo Europeo.

Il mio nome è NESSUNO. (ovvero del PD e della perenne ricerca di Identità)

Se è pur vero che di mesi ne sono passati non troppi, come detto, sembra già che si pensi al dopo Schlein, una volta che il Pd si farà prend...