giovedì 2 novembre 2017

Matteotti, chi era costui.

Piccolo consiglio di lettura, ho letto recentemente un librettino, 100 pagine circa, raccoglie interventi vari e riflessioni sulla figura di Giacomo Matteotti, deputato polesano socialista ucciso dai fascisti nel 1924, da parte dell'On. Crivellari, parlamentere di oggi (del PD per precisione). Non sto a ragionare sul perché serva scrivere un libro su Matteotti oggi (nel senso che non l'ho scritto io, quindi, questo lo deve spiegare l'autore), ma sul perché serva leggerlo. Il libro in questione, che è di agile lettura, non è una delle molte biografie di Matteotti, a volte è vero più simili alla agiografie, ne un'esegesi del pensiero, ma una riflessione, attraverso discorsi e articoli, dell'attualità del  suo esempio, della sua modalità di intendere il servizio politico. Attualità sopratutto perché la figura di Matteotti dovrebbe essere un esempio per chi pratica politica oggi, quella di un parlamentare che parla chiaramente, denuncia, vive il territorio, insomma una figura che davvero merita il titolo di "Onorevole". Ma anche una figura che ci ricorda perché non possiamo essere tolleranti in materia di recrudescenze fasciste. Questo strisciante revisionismo sul ventennio, questo alimentare, anche tramite i social, un'immagine del regime del Duce, che, fondo "non era poi così male, anzi", questo perenne richiamo al "ci vorrebbe il Duce a rimettere apposto l'Italia", il "quando c'era lui si stava tutti bene" che spesso imperversa anche nei discorsi al bar, sono fenomeni troppo spesso derubricati come secondari, come tare di una certa sinistra, come inezie rispetto ai problemi del paese "che sono bena altri". Ecco, però, poi, scopriamo che lo scontro politico si imbarbarisce, le parole si fanno violente e poi violente diventano le azioni e l'avversario politico è nemico, come il diverso, e va eliminato, anche fisicamente. E la democrazia, beh, la democrazia se non funziona, la sostituiamo... dimenticando che la Democrazia non è un mezzo, ma un fine e che va perseguita quotidianamente e che le scorciatoie danno sempre esiti drammatici, e che  tollerando oggi giorno piccoli atti di violenza e prevaricazione nella vita pubblica e sociale, ogni giorno spostiamo l'asticella verso una società sempre meno razionale e sempre più totalitaria. Ecco perché non si possono tollerare mistificazioni della Storia, ecco perché val la pena leggere delle parole che ci ricordino chi ERA Giacomo Matteotti. OGGI.

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